Movie therapy: la “terapia del cinema” utilizzata in tutto il mondo

Avete mai sentito parlare di “movie therapy” o di “cinema-terapia”? Si tratta di uno strumento terapeutico davvero interessante, utilizzato in tantissime strutture ospedaliere sia in Italia che all’estero: la visione di un film diventa un mezzo per suscitare emozioni nei pazienti, con l’obiettivo di stimolare processi di aiuto psicologico, trasformazione e crescita interiore. La combinazione di elementi tematici - trama, musica, dialoghi, illuminazione e immagini -, infatti, spesso evoca sentimenti profondi negli spettatori, consentendo riflessioni personali e fornendo nuove prospettive sugli eventi esterni. I film possono essere utilizzati come parte di una terapia individuale, così come per terapie di gruppo e terapie familiari, oppure anche come supporto per le consulenze di coppia.

Nel 1995 il dottor Gary Solomon, psicoterapeuta di Portland, ha coniato la parola “cinematherapy” e ha pubblicato un’opera dal titolo “The motion picture prescription. Watch this movie and call me in the morning: 200 movies to help you heal life's problems”. Con la sua personale esperienza, Solomon ha infatti notato che molti disagi psicologici dei suoi pazienti venivano attenuati e contrastati con la visione di un film. Ha quindi analizzato la proprietà terapeutica di oltre 200 pellicole, assegnate a diversi pazienti. I benefici furono da subito evidenti, tanto che in alcuni casi questo approccio al problema ha accelerato notevolmente il processo di guarigione piscologica ed emotiva. 

“La “cinema-terapia” viene descritta come un processo terapeutico in cui i pazienti e i medici discutono di temi e personaggi di film popolari, legati in qualche modo al tipo di cura o terapia in atto. Questa pratica, che sembra trovare le sue radici nell’antica arte dell’utilizzare i racconti come strumento didattico, aiuta le persone, attraverso i film, a stabilire delle connessioni con i problemi della loro vita. Fin dagli albori gli esseri umani hanno usato la storia e la sua trasmissione alle generazioni successive per insegnare e ispirare, proprio come i “medicine men” spirituali raccontano leggende ai loro popoli e alle tribù per aiutarli a capire cosa fare e cosa non fare” - racconta Alessandro MaggioniManaging Director di DCA Italy“Anche la mitologia greca è piena di storie di eroi, cattivi e prove da superare. Tutto per mostrare all’uomo come andare avanti senza arretrare. Si può dire che il cinema, anche nelle sue forme più semplici, ha sempre fatto parte della nostra vita come strumento fondamentale per affrontare sfide importanti” - continua Maggioni. 

Ma ecco che, con riferimento alla situazione attuale e all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, ci chiediamo allora una cosa importante: e se la movie therapy venisse utilizzata anche come supporto per contrastare lo stress da quarantena e alleviare i disagi emotivi causati dall’aver contratto il Covid-19? Oltre ai già noti ed evidenti sintomi del virus - come febbre, nausea e fiato corto - non bisogna infatti sottovalutare l’impatto psicologico che questa malattia può avere su chi la contrae. In queste circostanze, non solo distrarsi ma anche imparare a capire e gestire le proprie emozioni diventa di fondamentale importanza. Un bel film, da vedere e da cui far partire il proprio percorso con il giusto sostegno di un terapeuta, potrebbe aiutare a stare meglio!

Torna alle news >
Resta aggiornato, seguici su